Simbolismo del campo grafico (II parte)
Ho già introdotto la descrizione dei significati generali relativi alla gestione del campo grafico secondo lo psicologo svizzero Max Pulver (1889-1952) nel precedente post sull'argomento. Tale campo viene reciprocamente definito: a) dal foglio su cui si scrive, che rappresenta l'ambiente b) dai neri, o dalla parte inchiostrata; il nostro procedere e 'occupare' tale ambiente c) di bianchi, cioè dai margini attorno e dentro lo scritto, nonché fra lettere e parole; i 'silenzi' o le pause. Quando osserviamo una scrittura ne riceviamo subito una prima impressione in gran parte data proprio dalla distribuzione degli spazi che danno una maggiore o minore impressione di armonia, proporzione e 'respiro' alla pagina scritta.