Prendo spunto dalla domanda di Luca in uno dei commenti a un mio precedente post in due ‘puntate’ (sotto i link, anche per visualizzare le immagini):

Luca chiede: E quando chi scrive mette le linee dopo aver scritto tutta la parola, con un tratto unico sulle doppie? “Tutto” è la parola tipica: prima viene scritta per intero senza stanghe, poi se ne mettono solo due (la prima sulla prima t, l seconda come una linea sola).

I tratti acuminati

L’obiettivo di questo materiale è quello di approfondire l’interpretazione psicologica dei piccoli tratti fortemente sparati verso la destra. Si tratta di un gesto tipico derivato da movimenti rettilinei. Graficamente è caratterizzato da un assottigliamento nella sezione finale dei tratti, quasi a generare un pugnale. Pertanto, per esplorare la sua presenza nella grafia si osservano le finali delle “o”, le finali di parola, la disposizione delle barre della lettera “t” (o della doppia “tt”), gli accenti o altre lettere all’interno di parole (quest’ultima possibilità è la meno frequente).

Riccio del soggettivismo

Tipico di questa gestualità è inoltre il Riccio del soggettivismo, posto in fine di parola, un tratto retto, orizzontale e lungo, tale da ricordare la sbarratura di un assegno:

Tale riccio occupa lo spazio fra una parola e l’eltra, abbreviando il Largo tra parole, che descrive i tempi di reazione, rendendo la persona perentoria, poco incline a dare spazio alle repliche del ragionamento altrui al proprio punto di vista, incline a reazioni rapide, quanto rapide dipenderà dal grado (per intensità e frequenza) della sua presenza in uno scritto.

http://consulenzeingrafologia.it/i-tagli-delle-t-un-pizzico-di-volonta-i/

http://consulenzeingrafologia.it/i-trattini-o-barre-delle-t-ii/

Psicologicamente la presenza di questi tratti sparati implica una modalità di scaricamento degli stati psicologici; tali tensioni sono quindi legate all’attività (mentale o motoria, dinamismo impulsivo o impazienza d’azione), all’aggressività che si dirige verso il piano dell’azione immediata, dell’espressione verbale dense di contenuto emozionale, mentale o di pensiero, che si mostra esplosivo e tagliente.

Valutare il contesto generale

Un’interpretazione sistematicamente applicata nel suo significato psicologico a tutti i segni simili, che non si integri con il contesto grafico in cui è presente, sarebbe sicuramente insufficiente e inadeguata. Ogni segno, al di là del suo significato generale, prenderà forza in una direzione a volte diversa a seconda delle caratteristiche dei segni che accompagna.

Cosa considerare per valutare i gesti orizzontali acuminati

Occorre quindi:

1- Valutare l’intensità, cioè la frequenza con cui il tratto così eseguito si presenta, tenendo conto della lunghezza del testo a disposizione.

2- Lunghezza della corsa finale

3- Pressione: profondità e spessore o calibro della corsa.

4- Ambiente grafico

5- Destinazione del colpo finale

Teniamo conto che tutti i gesti tipici (i gesti fuggitivi per Moretti) sono legati a tratti caratteriali, tipici appunto del comportamento del soggetto.

Variabile 2: la lunghezza sarà correlata al dinamismo di quell’impulso e al maggiore o minore controllo delle tendenze viste, poiché il gesto è correlato all’aggressività e all’attività di scarica o esternazione degli impulsi; il tratto finale lungo può essere riflesso di azioni impulsive, o esplosioni verbali o rimproveri o critiche. Tratti più corti mostreranno uno stato di tensione latente che potrà essere innescato non tanto sul piano motorio o dell’azione, ma a livello verbale, producendo la tendenza a criticare, opporsi, polemizzare, ovvero porre ostacoli dove non ce ne sono. 

Variabile 3: la pressione, in particolare quando combina la profondità o il tracciato marcato, cioè con più spessore, si connoterà come tendenza all’irritabilità e alla rabbia. Di fronte alle frustrazioni, il soggetto perde il controllo delle proprie reazioni, agendo con commenti offensivi: egli mal sopporta di ritardare il soddisfacimento dei propri bisogni.

La mancanza di pressione, ad esempio quando la linea grafica sfuma di colore, è breve o inizia già come una linea sottile, indica suscettibilità, ansia, nervosismo e lo scrivente può mostrarsi critico nei confronti dell’Altro, spettegolando o ridicolizzando i progetti o le idee altrui. Tuttavia, lo spirito più critico può indicare un buon osservatore di dettagli che potrebbe essere utilizzato in compiti di ricerca o nel campo delle relazioni umane , poiché la persona sa cogliere aspetti più latenti o nascosti dell’Altro (che possono essere utilizzati a fin di bene), come psicologi, giornalisti, addetti di pubbliche relazioni, insegnanti ecc…

Variabile 4: Con un ambiente grafico armonioso, con una buona interlinea e spaziatura delle parole, denota intelligenza, acutezza di pensiero e un osservazione con spirito più critico per i dettagli che potrebbe essere utilizzato in compiti di ricerca e nel campo delle relazioni umane, poiché la persona sa cogliere aspetti più latenti o nascosti dell’Altro, che possono essere utilizzati, come già visto, in modo costruttivo (psicologi, giornalisti, pubbliche relazioni, insegnanti ecc…)

Variabile 5: Destinazione della corsa finale: sappiamo di avere 3 possibili destinazioni, a destra, in alto, in basso. Questa variabile ci guiderà in particolare verso il possibile destinatario di questi impulsi, aggressivo, critico… Quindi quando va verso l’alto sarà associato allo slancio per imporre o esprimere le proprie idee o opinioni, può trattarsi di una persona spesso insoddisfatta, contraddittoria, che vive lotte interne significative (soprattutto se sono presenti altri segni aggressivi come angolosità, spazi stretti tra parole o righe ecc…), tali tratti potrebbero indicare tensioni e aggressività nei confronti di figure autorevoli. Se è a destra e la lettera è armoniosa con segni di velocità, potremmo pensare a persone dinamiche, abili osservatori, intelligenti e con una forte componente d’ansia affinché i loro obiettivi vengano raggiunti rapidamente; se l’ambiente grafico è negativo, l’aggressività è probabilmente scaricata nei confronti dei coetanei (partner, amici, colleghi, pari). A sinistra e ci sono altri segni regressivi, le linee discendenti possono riflettere l’aggressività verso se stessi, squalificando e svalutando i pensieri che causano alla persona una significativa sofferenza mentale.

Variabile 6: Luogo, cioè la zona o sede in cui ricorrono questi tratti nella parola. A volte può apparire in tutti i posti possibili, il che ci direbbe già che si tratta di una scrittura fortemente ‘acerata’, poiché tutte le sue aree terminali hanno linee che qui ho colloquialmente definito sparate e acuminate. Se il gesto si verifica solo alla fine delle barre “t”, denota iperattività o almeno una volontà più attiva o dinamica, impaziente se le barre sono anche molto lunghe. Se il gesto si produce nei tratti alla fine della parola e della riga viene interpretato secondo quanto abbiamo commentato in base alle destinazioni di quei tratti forti.