Nazareno Palaferri

Dizionario grafologico morettiano

Urbino, Libreria Moretti, 2017, pp. 358

Recensione uscita su “Scrittura” n.188

Valeria Zacconi

I grafologi di scuola morettiana non possono ignorare l’opera di sistematizzazione ed illustrazione degli indici grafologici del Maestro da parte di padre Nazzareno Palaferri, prima edizione del 1976, a cura dell’Istituto grafologico Moretti, prima, cui ne sono seguite altre fino ad oggi, via via ampliando e precisando meglio indici, sindromi e contrari, come nell’ edizione indicata in bibliografia.

Tutti gli indici grafologici morettiani, anche “gli altri segni”

Questo lavoro raccoglie anche gli indici non codificati nel Trattato e nelle altre opere di Moretti, ma da lui in qualche modo nominati e descritti nelle sue varie trattazioni. Ne fanno parte anche gli oltre novanta “altri segni” (come Spigliata, Cascante, Artificiale, Impulsiva, Estesa, Mitomania introversa…) e una serie di segni composti, quali ad esempio Cauta (Pendente, Filiforme, Ponderata, Triplice larghezza equilibrata), Ferma (Aste rette, Mantiene il rigo, Angoli B, Intozzata I modo) e varie sfumature di uno stesso ‘segno’; un’opera complessa e completa in cui vengono ben evidenziate anche le Leggi grafologiche, i Temperamenti, nonché le diverse fasi dell’analisi, l’individuazione degli indici dominanti e così via.

Opera di grande livello tecnico, ma anche didattico

Ogni argomento è espresso con chiarezza sia tecnica che didattica, inquadrando ogni indice nella propria caratteristica dinamico-neurofisiologica.

Si tratta di un Dizionario che è soprattutto un vero e proprio testo di studio in cui non solo di apprendono gli indici individuati dal Maestro e il criterio della loro valutazione, ma lo spirito stesso, la portata psichica e affettiva di ognuno di essi e delle loro possibili combinazioni. Non a caso il testo originariamente è nato come testo per gli studenti della Scuola Superiore di Studi Grafologici di Urbino, nella quale Palaferri era docente. Il suo Dizionario è quindi un must che non può mancare nella biblioteca e sulla scrivania di ogni professionista e appassionato di grafologia, ancora oggi denso di nuovi stimoli all’approfondimento della materia.