La nostra grafia cela le nostre più profonde aspirazioni e rivela il ‘codice’ che ci lega agli altri.

Le relazioni affettive assorbono molte delle nostre attenzioni, ma in realtà la chiave per la loro comprensione ed eventualmente per il loro cambiamento risiede principalmente in noi stessi. Perché proprio quella persona o quel tipo di persone nella nostra vita, perché sempre le stesse ‘dinamiche’?

Siamo in coppia con un partner, ma ogni relazione che formiamo è un po’ ‘coppia’, o meglio ‘binomio’, per cui alleniamoci a guardare con occhio aperto e non giudicante alle nostre tendenze nelle relazioni, si da migliorarne…lo standard. Certo in coppia viviamo sensazioni e aspettative diverse, di solito più forti e coinvolgenti che negli altri incontri, ma sotto sotto la dinamica è simile. Simile è infatti il nostro modo di entusiasmarci, accettare o rifiutare, abbandonarci o diffidare, cedere alle lusinghe o lusingare, seguire o condurre…..

Possiamo cercare relazioni ‘a specchio’, tipo il simile che cerca il simile un po’ per avere conferma di sé. Oppure cerchiamo tipi complementari; la persona calma e discreta che viene attratta da quella vivace, anche un po’ temeraria, attraverso le cui ‘gesta’ vivere un po’ di luce riflessa (sto esagerando, ma capita). Nel primo caso anche le grafie presenteranno molte similitudini, tali da generare stima e comprensione. Mentre nel secondo i temperamenti saranno diversi; tali da creare attrazione, poiché fascino e attrazione cercano la complementarietà, non l’uguaglianza. Ma così come avviene per ognuno di noi, anche in  una coppia i punti di forza possono mutarsi in punti di debolezza e i due partner possono arrivare a detestarsi per gli stessi motivi che li avevano attratti.

Superato il primo momento magico, spesso di tipo ‘proiettivo’, ecco che si fanno i conti con ciò che realmente c’è. Spesso è a questo punto che i nodi vengono al pettine, quei nodi che lo studio comparato delle grafie può già rivelare attraverso l’indagine sulla conduzione del ‘gesto grafico’, che include l’analisi del tratto, del ritmo in tutti i suoi aspetti, della pressione.

Nelle nostre scelte affettive riveliamo la nostra parte più intima, più nascosta e anche più vulnerabile. Esse rivelano la direzione evolutiva che abbiamo scelto da quella profondità soggettiva che è fatta di un mix di esperienze passate, credenze e aspirazioni. Non sempre tale scelta è consapevole, ma è pur sempre forte.

Il fatto di restare affascinati da ‘quel’ qualcuno è rivelatore dunque delle nostre tendenze più profonde circa chi siamo, dove andiamo e anche quanto desideriamo integrarci per  crescere, in quanto ogni relazione è una sfida.

In amore siamo condottieri o ‘bamboccioni’? Dialoghiamo o offriamo solo monologhi?

Ascoltiamo in modo aperto o chiniamo il capo pur di essere ‘accettati’ o viceversa siamo sordi alle istanze dell’altro?

Lo studio grafologico della compatibilità di coppia è uno dei più dinamici poiché mette in relazione due veri e propri mondi sotto più punti di vista; svela i toni e i modi del ‘copione’ individuale e a due.
Qui sotto la grafia di JFK del 1954. Non era ancora Presidente degli Stati Uniti e non era ancora sposato con Jacqueline Bouvier (vedi ritratto di lei in Portfolio).
Lui: Disuguale metodicamente, Pendente, Parca, Aperture a capo delle ‘a’ ed ‘0’, Veloce, Slanciata, Scattante sono fra gli indici più forti della grafia di JFK. Uomo istintuale e sbrigativo, passionale e bisognoso di ‘fusione’ e originalità al limite della dipendenza.

Lei: forte Disuguale metodicamente, Accurata, Elegante, buona pressione, Mantiene il rigo e Rovesciata. Intelligente, sinceramente raffinata e padrona di sé, Jacqueline era donna piena di risorse ed autodisciplina. Ha garantito lei la stabilità della coppia, sia in pubblico che in privato. Essendo discreta ha tenuto per sé la gelosia certamente sofferta e le offese al suo amor proprio (Rovesciata, Accurata, Elegante).