Cervello maschile e cervello femminile, due percorsi diversi.

Dopo aver affrontato nel post precedente le diversità dell’impianto cerebrale fra donne e uomini, ribadisco qui quanto già affrontato sia nel mio e.book omaggio (scaricabile qui, lasciando il proprio indirizzo e-mail: che parla degli ‘Strumenti del mestiere’: http://consulenzeingrafologia.it/?s=gli+strumenti+del+mestiere) e nel post http://consulenzeingrafologia.it/faq-grafia-maschile-e-grafia-femminile/cui rimando per alcuni esempi di scritture.

A livello psichico, alla nascita,  non c’è vi è una definizione netta tra cervello femminile e maschile, col tempo, con la spinta ormonale, l’educazione familiare, culturale e sociale, inizia a manifestarsi ciò di cui abbiamo parlato nel post precedente e negli altri citati.
Le grafie femminili e maschili possono quindi presentare caratteristiche differenti che sono più legate all’identità di genere ‘abbracciata’ da chi scrive, ma, come ha spiegato Carl Gustav Jung, permangono, in misura variabile da individuo a individuo, aspetti femminili nell’uomo (Anima), e maschili nella donna (Animus). Sicuramente a Jung non sfuggiva, dati i suoi viaggi e la sua vasta cultura, l’antico concetto orientale di Yin e di Yang; dove Yin viene attribuito alla natura femminile mentre  Yang  a quella maschile.

Conoscere il genere dello scrivente

Come ho già ricordato; uno dei dati che il grafologo dovrà conoscere è il genere dello scrivente per valutare quanto dei tratti dell’uno e dell’altro (maschile-femminile) sono presenti in una data grafia.

Una forte presenza di Anima nell’uomo può portare ad una profonda sensibilità, che si esprime con tatto, gentilezze e empatia, fino ad estremi di passività o dipendenza affettiva; mentre  la componente di Animus può rendere la donna, già ‘attrezzata’ per quelle ed altre qualità di supporto, accudimento e cura, più efficace e incisiva, forte, tenace, fino agli estremi di intransigenza e durezza.

Confrontando il genere dello scrivente con i segni (o meglio l’insieme di segni) tipici di tali caratteristiche, l’armonia fra le due componenti, maschile e femminile, può essere rilevata dalla sua scrittura, con una efficacia maggiore di un famoso test, chiamato il “Bem Sex Role”, che le misura secondo una scala ben precisa di valori.

Tuttavia questo dualismo dovrà essere considerato in modo puramente indicativo; non è infatti da solo sufficiente a descrivere il singolo individuo (maschile o femminile che sia) che è e rimane unico per temperamento, personalità, carattere, e comportamento, tutte sfumatura rivelate e rilevabili dallo studio della sua grafia.

Le scritture con una prevalenza di Anima presentano le seguenti caratteristiche:

  • prevalenza di elementi curvi;
  • legamenti morbidi, a coppa;
  • spazi armoniosi;
  • inclinazione flessibile;
  • pressione elastica, buoni chiaro-scuri;
  • calibro da medio a grande.

Le scritture con una prevalenza di Animus presentano le seguenti caratteristiche:

  • tendenzialmente angolosa;
  • segni recisi, netti;
  • angoli ai risvolti letterali e nei legamenti;
  • aste prevalentemente dritte o rigide;
  • pressione marcata, poco differenziata;
  • calibro prevalentemente da medio a piccolo.

Come già evidenziato, tali distinzioni in realtà possono verificarsi in entrambe i generi, ciò che fa la differenza è il modo in cui sono distribuite e integrate. Conoscere il genere di chi scrive permette, attraverso lo studio grafologico, di monitorarne l’identità e il grado di armonizzazione fra le parti.

Grafologia