Il risvolto dell’asta della g può anche risultare mancante, il gesto di risalita del filetto è ‘aereo’ o inesistente, interrotto e resta solo una barretta (come la normale asta di una p o di una q), che denota sfiducia nei confronti della propria adeguatezza nel gestire il rapporto e scarsa iniziativa.
Nelle illustrazioni ho lasciato spesso in evidenza l’Apertura a capo del corpo tondo della lettera, traccia di predisposizione all”intenerimento erotico’.
Una zona inferiore ben proporzionata è lunga circa due volte il corpo centrale della lettera, per cui, se invece essa risulta più corta, è come se avesse timore di ‘toccare il fondo’; il desiderio sessuale sarà poco materiale e piuttosto cerebralizzato.
La parte ovale della g, al pari delle stesse a, o, possono poi presentare diversi tipi di ‘saldatura’:
l’Apertura a capo (meglio se in asse con l’apice della lettera) rappresenta, nella grafologia Morettiana, la capacità di ‘intenerimento erotico’ che può adornare una natura gentile e poetica, ma anche avvalorare un quadro di disposizione alla dipendenza dal partner. A me è capitato di osservarla in persone portate a un buon adattamento alla vita di coppia, adattabili e poco propense alle rivendicazioni di autonomia. In realtà è presente anche nella grafia di grandi religiosi e Santi che si sono adattati (spesso nonostante un carattere forte) alla vita monastica.
Avevano questo segno nella grafia, ad esempio SantaTeresa d’Avila, San Massimiliano Kolbe e San Giuseppe da Copertino (ne parlo nel mio libro ‘Grafologia del Cambiamento’) e le loro biografie ‘forti’ testimoniano di vite coscientemente dedicate alla sublimazione dell’istinto e l’adesione alla Regola (che è una forma di ‘matrimonio’)
sopra la grafia di S.Teresa d’Avila (1515-1585); sotto quella di S. Massimiliano Kolbe:
Se il corpo tondo delle lettere non è saldato e presenta però un’apertura in basso, potrebbe indicare la tendenza ad eludere le responsabilità sessuali e una predisposizione alla seduzione ingannevole. Simbolicamente è come se mancasse qualcosa proprio là dove la sessualità è rappresentata, il fondo del corpo della lettera.
La zona inferiore rivela il percorso verso la realizzazione degli ‘appetiti’ sessuali, ma anche di quelli alimentari.
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Immagine in evidenza:
Buongiorno, mi diletto a leggere libri di grafologia. Sulla lettera g volevo chiedere se e’ rilevante la discesa dalla parte destra o sinistra dell’ ovale o se non significa nulla.
Grazie
Antonio
In generale, se capisco bene la tua domanda, effettuare un ‘giro’ dell’occhiello inferiore sulla sinistra – secondo il simbolismo dello spazio – è un gesto di ritorno verso il passato (la sinistra, appunto) quando la progressione scrittoria prevedrebbe il gesto verso la destra. Occorre comprendere, attraverso l’analisi del contesto grafico e il dialogo con l’autore, di che tipo di ‘temporeggiamento’ si tratti; riflessivo, ma rapido, oppure compiutamente regressivo. Valeria
Credo che Antonio intendesse dire se conta, o meno, da dove inizi l’ochiello inferiore: se dalla destra della parte ovale sopra il rigo, o se inizia dalla sinistra, a continuazione ininterrotta, del movimento discendente dell’ovale.
Cari lettori e appassionati di grafologia, grazie della vostra attenzione e delle domande, tuttavia non tutte si prestano a una risposta unica e talvolta, come in questo caso, meccanizzano un po’ la grafologia che è scienza (e arte) della sintesi, dello studio, della ‘metabolizzazione’ di ciò che una grafia esprime, più nella sua dinamica, che nella forma.
In generale si può vedere se un dato tratto inizia: a) là dove il modello scolastico la colloca (ricordate ‘g’ come gatto nell’abbecedario?) e: b) riferirsi al simbolismo dello spazio di Pulver, commentato in miriade di articoli e testi, anche miei.
L’idea di base è insomma di non essere troppo schematici.
VZ