Tutti, ma proprio tutti, gli step del metodo grafologico del fondatore della grafologia italiana.

Con questo testo curato da Pacifico Cristofanelli, allievo della prima ora della Scuola di grafologia dell’Università di Urbino, e a lungo docentedella materia presso la stessa Scuola di Urbino e la LUMSA di Roma, l’Istituto Grafologico Internazionale ‘Girolamo Moretti’, nel cinquantesimo anniversario della sua fondazione, ricorda il padre della grafologia italiana di cui tutt’oggi approfondisce e divulga il metodo nelle sue varie direzioni (analisi grafologiche, perizie, approfondimenti interdisciplinari) con seminari, convegni, articoli su questa rivista ed altre pubblicazioni.

Opera accurata e scorrevole

Con la meticolosità di studioso e la prosa chiara e scorrevole che gli sono proprie, Pacifico Cristofanelli offre al lettore amante della materia un agevole excursus attraverso le opere del Maestro, offerte in modo cronologico e ben documentato e tenute insieme da un filo biografico (talvolta autobiografico, grazie alle attente citazioni) sulla persona, sul metodo, le considerazioni epistemologiche e, non ultimo, sull’evoluzione del linguaggio.

Ritroviamo in questo testo, corposo e agile allo stesso tempo, tutti gli aspetti che si sono venuti delineando e affinando in oltre sessant’anni di attività grafologica, partendo dalla visione filosofico-pedagogica di Moretti, agli approfondimenti psicologici e fisiologici, alle sue intuizioni somatiche, sullo stimolante intreccio istinti-Passione predominante, e, non ultimo, l’arricchimento in materia di perizia grafica su base grafologica.

Il metodo scientifico

In questa corposa opera di trecento pagine si respira il lavoro, unito alla passione e all’inesauribile impegno del Moretti per affrancare la nostra materia dai pregiudizi del tempo, per darle un metodo scientifico affidabile e trasmissibile e conquistarle il pubblico riconoscimento meritato.

A tenere insieme il lavoro bio-bibliografico offerto da Cristofanelli, troviamo fra le righe l’affetto e la stima che questo prolifico studioso di grafologia tributa al Maestro, del cui metodo è stato negli ultimi decenni uno dei più attenti continuatori.

Come si legge nella quarta di copertina: Personaggio originale e indubbiamente geniale, Girolamo Moretti esce da queste pagine nella sua umanità, nella sua storia, nelle sue scoperte.

Anche nelle sue anticipazioni, verifiche, dubbi e ‘limature’, nel suo coraggio e allo stesso tempo nella sua semplicità francescana.

Avvia la trattazione un primo capitolo biografico dal titolo: Girolamo Moretti. Il frate grafologo, una ventina di pagine in cui si ripercorrono le tappe salienti della vita di Umberto Moretti, recanatese, (18/4/1879) che già prima dei 15 anni decide di essere frate e passerà come religioso francescano, col nome di Girolamo Maria, quasi settant’anni della propria esistenza, la gran parte dei quali come grafologo.

Seguono ventiquattro capitoli dedicati alle varie edizioni delle numerose opere, in cui vengono posti in evidenza i progressi, le evoluzioni, le modifiche, le revisioni e eventuali inclusioni/esclusioni. La dinamicità e la tenacia da ricercatore di Moretti emergono con forza in questo agile resoconto del suo articolato lavoro, ulteriormente palpabili nella parte finale, dedicata ai Temi della grafologia morettina, quali Istanza scientifica, Analogia e simbolismo del movimento, Combinazione e contesto grafico, Alle origini del segno Scattante, Rapporti con la Scuola Grafologica francese, seguiti da una ricca bibliografia.

Non solo un testo celebrativo

Si tratta di un testo non solo e non tanto celebrativo, lo è nella dedica e nella data, quanto di un vero e proprio approfondimento dello studio del metodo morettiano nelle sue evoluzioni, ambiti e sfaccettature.

Ogni studioso di grafologia, grazie a quest’opera, qui incontra o ritrova tutte le linee guida della moderna grafologia, le sue origini, le sue strade, per ‘apportare del bene a tutta l’umanità’ (pag. 232 di Grafologia delle attitudini, opera in cui maggiormente ‘si respira l’istanza pedagogica, umana e promozionale della grafologia anche nel settore dell’orientamento’, dice Cristofanelli a pag. 151). L’istanza olistica e la visione globale dell’uomo, che caratterizzano il pensiero morettiano, sono presenti con forza anche nel settore delle attitudini, come si legge a pag. 150.

Insegnamenti e moniti del Maestro

Vi trova anche moniti del Moretti: Per chiudere il mio trattato, mi pare sia necessario ricordare che i preconcetti debbano esulare dalla mente degli scienziati….Bisogna ragionare per concludere, pag. 197, e la grafologia morettiana è particolarmente vocata al ragionamento, anche in caso di perizie, ambito nel quale sempre più di frequente si cerca di imporre la quantificazione numerica, rispetto alla quale Moretti già ammoniva: Bisogna che la statistica sia la più ampia possibile perché la regola possa essere considerata sicura, pag. 202.

Suggerimenti precoci e ancora utili in questo momento in cui un atteggiamento spesso troppo tecnicista vuole togliere respiro a questa potente materia di conoscenza e aiuto alla persona umana.

L’opera è illustrata piacevolmente con immagini delle copertine delle diverse edizioni di molti lavori del Moretti; specimen di grafie, utili schemi riassuntivi (ad esempio quello dei segni relativi ai quattro Temperamenti morettiani o quello che illustra i segni Sostanziali, Modificanti, Accidentali), vignette e riproduzioni grafiche o di opere d’arte, come sempre scelte e collocate con gusto dall’autore. Delizioso a pag. 185 l’Albero genealogico lungo il quale sono disposte le opere morettiane; una creativa immagine sinottica che parte dalle radici (qualità e background culturali di Moretti) e sale lungo il tronco, che data le varie edizione del Trattato di Grafologia, dal 1914 al 2002 (I-XIV), punto di partenza dello studio e produzione delle varie opere morettiane, che abitano i rami. Non mancano i riferimenti ai collaboratori e curatori storici, persone amiche, spesso di indole complementare, fondamentali nella vita e nel lavoro del Maestro.

Ottimo testo per ripassare l’opera del Maestro

Da persona di ampia cultura e profondo conoscitore e studioso di grafologia, Pacifico Cristofanelli in questo testo riferisce, documenta ed amplia bene (attualizza) i concetti già esplicitati da Moretti; la grafia come simbolo; l’importanza e l’eterogeneità del contesto; il valore della comunicazione non-verbale; i legami con la neurofisiologia (oggi ampliati e meglio definiti dalle neuroscienze). Le argomentazioni, ricche di esempi e le citazioni sono molteplici e dense, da questo materiale il lettore non solo può arricchire o rinfrescare il proprio bagaglio di conoscenze intorno al gesto grafico, ma allo stesso tempo godere di una trattazione vivace, in cui i vari contributi, progressivamente affrontati dal Moretti, si srotolano, vivificandosi, in forma chiara e discorsiva.

Vita, aneddoti, riflessioni

Si esce da questa lettura non solo edotti e affascinati, ma arricchiti umanamente (e linguisticamente), rasserenati e corroborati dall’approccio pedagogico, umanistico ed umano, non solo del Maestro, ma dello stesso Pacifico Cristofanelli, docente, professionista e autore (Grafologia, 1989; Segni del vissuto, 1995; Grafologicamente, manuale di perizie grafiche, 2004; oltre che di molti articoli e relazioni congressuali), al quale la grafologia e i grafologi devono molto.

Valeria Zacconi

 

Pacifico Cristofanelli,

Girolamo Moretti. Profilo bio-bibliografico e metodo grafologico.

Istituto Grafologico Internazionale Moretti di Urbino, 2020