Il quinto Chakra: Vishudda, il ‘Purissimo’, il Centro della gola.

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L’energia del quinto Chakra scorre dalla gola lungo le spalle, le braccia e le mani, lo visualizziamo alla base della gola con espressione anteriore e posteriore.

Vishudda, così come il primo Chakra, è connesso alla terra dalle gambe che fungono da radici, ma la sua energia si esprime attraverso la gola, dove scorre il suono. Le corde vocali fanno vibrare l’aria, nella bocca i suoni si articolano, si trasformano in parole, le parole, e più ancora la voce, sono lo strumento della comunicazione la cui efficacia (o meno) riguarda appunto questo Centro energetico.

Il quinto Chakra è legato anche alla creatività personale. Il suo colore è l’azzurro-cielo o il turchese e rappresenta la Purificazione, come dice il suo nome sanscrito; qui troviamo la qualità di come parliamo e anche come veniamo ascoltati, dato che anche l’orecchio è coinvolto nell’azione di questo Centro.

La sua nota è il Sol, il metallo è il Mercurio, l’elemento è  l’Etere (il Suono), la sua vocale la “e aperta”. Le ghiandole collegate a questo Chakra sono tiroide e paratiroide; la tiroide influenza la crescita corporea e, in particolare, lo sviluppo del cervello, aumentando, per esempio, il numero delle sinapsi, cioè dei collegamenti tra cellule nervose. Inoltre, influenza lo sviluppo sessuale. La carenza di iodio comporta, infatti, anche una mancata maturazione sessuale, cioè un blocco dell’attività del secondo chakra.

Nei mammiferi la tiroide permette di completare armonicamente la crescita. Un legame tra svadhishthana e vishuddha è presente anche per ciò che riguarda il metabolismo del calcio, e pertanto delle ossa, come «energia primordiale» (Svadhishthana, il II Chakra) e sua «trasformazione» (Vishuddha, il V, appunto).

Le paratiroidi sono quattro piccole ghiandole situate, a due a due, sulla faccia dorsale della tiroide; forma e dimensioni ricordano quelle di una lenticchia. La loro funzione principale è il controllo del livello di calcio nel sangue.

Nell’uomo una buona armonia a questo livello permette di raggiungere un normale livello intellettivo, di sviluppare la coscienza, esprimersi ed ascoltare con chiarezza, nonché di essere ascoltati.

A livello evolutivo, si matura dai sette ai dodici anni di età, per alcuni  la cosiddetta ‘età della ragione’….

Squilibri a questo livello somaticamente si esprimono spesso attraverso frequenti mal di gola, problemi al collo e di udito, raffreddori, problemi alla tiroide, afasia e problemi della voce (apparato della fonazione), tensione mascellare, problemi della bocca, tossicità e tendenza alle intossicazioni.

Particolari carenze di questo Centro ‘espressivo’ possono portare a introversione, timidezza, timore di parlare e di esprimere il proprio pensiero e le proprie sensazioni (soprattutto in pubblico), difficoltà di trasporre in parole i sentimenti, mancanza di ritmo e di orecchio musicale, voce debole e/o poco incisiva.

Squilibri per eccesso invece possono portare atteggiamenti prolissi, un uso della parola come mezzo di difesa o, peggio, di offesa; difficoltà di ascolto empatico, voce eccessivamente dominante (perentoria), possibile tendenza al pettegolezzo.

Dove cerchiamo nella grafia l’espressione del quinto Chakra? Come sempre, trattandosi di una espressione energetica, vanno considerati pressione e rapidità. I segni di Disuguaglianza metodica ci diranno della creatività personale e, viceversa, Uguale, Pedante, Parallela e ogni segno un po’ toppo uguale a sé stesso parlerà dell’inverso, ossia di un quinto Chakra poco dinamico. Per l’ascolto invece fondamentale sarà una buona Triplice larghezza, soprattutto un equilibrato Largo tra lettere (ascolto dell’altro). (Per la definizione degli indici citati, vedi Glossario).

Fig.-1-Enrico-Fermi

Sopra la grafia equilibrata, Fluida, con Disuguale metodico, vivacità espressiva senza ‘eccesi’ del fisico italiano Enrico Fermi (1901-1954).

Sotto grafia di donna con Pedante, Uguale, Parallela, dal gesto controllato e ripetitivo, pressione Intozzata I modo e anche Riccio del Soggettivismo (vedi Glossario), la cui parola ‘affettata’ sfocia nell’insincerità e il cui ‘ascolto’ è mediato da un eccessivo formalismo:

Pedante, Uguale, formaleTroppe ‘strettezze’ ledono sia la capacità di ascolto (lo spazio che diamo all’altro), sia quella della libera espressione verbale o sonora (anche in caso di canto).

Sotto, grafia ‘travagliata’ del timidissimo Franz Kafka, sensibile, ma certamente con un Quinto Chakra inarmonico:

kafka-franz-dessin