Terzo Chakra: MANIPURA, la gemma lucente o città dei gioielli.
Il terzo chakra è situato tra l’ombelico e il plesso solare, a livello dello stomaco, in corrispondenza del plesso solare, è il centro del sé. Il suo colore è il GIALLO, il metallo il Ferro, la nota musicale il MI, l’elemento il Fuoco, la forma l’ovale (l’ellissi) la vocale la “o aperta”, grassa, da visualizzare sull’ombelico.
Il III Chakra sovrintende al potere personale, la volontà di vivere, la determinazione, l’autostima, la capacità di affermarsi nella vita, nelle relazioni con gli altri e con l’ambiente. E’ la sede del carisma o del fascino personale, legato a necessità quali sicurezza, conferma, accettazione, convalida sociale, gratificazione successo e potere personale, fascino, ascendente, efficacia (‘io posso’).
Col III Chakra (giallo) si attiva l’energia solare che scalda, illumina e muove la Creatività, la volontà di realizzazione. E’ molto importante realizzare un buon equilibrio a livello di questo centro che funge un po’ da mediatore centrale di tutti i Chakra. Qui sperimentiamo la gioia e soprattutto la consapevolezza interiore, quando vi si registra un forte squilibrio invece la gioia di vivere si flette.
Parti del corpo legate all’energia di questo Chakra sono: il pancreas, fegato, stomaco, cistifellea, intestino e milza.
Funzioni (ed eventuali dis-funzioni) riguardano quindi il metabolismo e funzioni annesse: diabete, ipoglicemia, disordini dell’alimentazione e problemi legati alla digestione. Eventuali somatizzazioni si manifestano soprattutto nell’area dello stomaco. Punto nodale del corpo a questo livello è il diaframma, il muscolo situato proprio tra la cavità toracica e quella addominale, fondamentale per la nostra respirazione. Ad esso sono infatti collegate molte nostre risposte emotive.
Debolezza di equilibrio in questo centro vitale porta a scarsa energia e forza, volontà debole, mancanza di autostima e di autodisciplina, di conseguenza carenza di autocontrollo, scatti d’ira, digestione lenta e difficoltosa, tendenza all’attrazione per le sostanze stimolanti, mentalità vittimista, incapacità di portare a compimento i progetti, freddezza sia emotiva che fisica….Allenarsi alla respirazione diaframmatica (di pancia) aiuta in casi di squilibrio a questo livello.
Lo squilibrio di questo centro per eccesso si esprime sotto forma di aggressività pronunciata, tendenza a dominare, tendenza all’attrazione per le sostanza sedative, iperattività, eccessiva ambizione al comando, attacchi incontrollabili d’ira, arroganza.
La vergogna è l’emozione più antica dell’uomo, risponde a un senso di inadeguatezza che, insieme al dubbio e alla rigidità di pensiero e delle credenze, sono espressione dell’energia non risolta di questo centro energetico che al negativo produrrà ansia e l’ansia è un vero e proprio veleno per la funzione gastrica (soprattutto se in presenza di Intozzata II modo). Al positivo invece, il dubbio viene elaborato, sciolto (risolto) e porta al pensiero libero, lucido, completo; alla chiarezza, alla fiducia e quindi alla determinazione.
STADIO EVOLUTIVO: tra i diciotto mesi ed i quattro anni di vita.
Troviamo la massima espressione dell’energia che sottende alle qualità del III Chakra, oltre che nella qualità del Tratto, come sempre, nel genere grafologico che riguarda le inclinazioni degli assi letterali che possono andare dalla rigidità ed eccessiva imposizione di sé:
(sopra grafia di Freud, vedi post in Portfolio)
all’incertezza di Titubante e Tentennante (sotto):
al languore di Pendente:
alla triturazione mentale di Secca (qui anche Pendente e con forte pressione):
all’ira, l’agitazione di Stentata e/o l’irrequieta analisi di Staccata (che ne comporta tendenze simili):
L’equilibrio e l’energia del II Chakra possono ben esprimersi in un contesto di Curva, Fluida, Attaccata, Triplice larghezza equilibrata, Sinuosa:
Sotto la grafia Fluida, Attaccata, Larghezze equilibrate di Albert Einstein:
Naturalmente il discorso non si esaurisce qui, ci sono altri indici, più rari, a segnalare carenze a livello di autostima o serena affermazione di sé (per es Artritica….), ma la trattazione in questi miei post ‘creativi’ vuole solo avvicinare persone avvezze ad altri approcci ‘olistici’ all’affascinante linguaggio della grafia. Per quanto riguarda quest’ultima, come sempre, sarà il contesto a darci il giusto ‘peso’ degli indici rilevati.
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Anodea Judith, “Chakra, ruote di vita”, ed Armenia
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