UNA RICERCA: 300px-DublinVermeer

Alcuni studi dimostrano che scrivere a mano, evocando i propri sentimenti con onestà, aiuti anche a ‘sanare’ il corpo.

Psichiatri e psicoterapeuti lo consigliano spesso; i teenager, soprattutto le ragazze, lo utilizzano nei loro periodi di crisi più profonda; alcuni di loro lo considerano un nuovo amico a cui raccontare sventure e gioie: il diario segreto, rivalutato recentemente da una serie di studi, fra cui uno condotto Nuova Zelanda. Scrivere nero su bianco la propria vita per dare sfogo a pensieri e sentimenti sembra infatti il modo migliore per curare testa e corpo.

LA RICERCA. L’indagine in questione è stata condotta all’Università di Auckland su persone anziane, in salute, tra i 64 e i 97 anni, come base di uno studio sulla pelle. In questa fascia d’età infatti la rimarginazione dell’epidermide è particolarmente delicata e lenta. Gli anziani sono stati divisi in due gruppi, il primo ha dedicato ogni giorno 20 minuti alla descrizione privata di un evento traumatico della propria vita, in modo aperto e sincero, con la possibilità di riportare emozioni e pensieri dei quali non avevano mai fatto parola con nessuno. All’altro gruppo di partecipanti invece è stato chiesto di scrivere semplicemente il programma di attività per il giorno dopo, senza investigare i propri stati d’animo, sempre per 20 minuti al giorno. Due settimane dopo, a tutti i partecipanti è stata fatta – in anestesia locale – una piccola biopsia sulla pelle di un braccio. Ebbene, undici giorni dopo il taglio, il 76% del gruppo che aveva scritto dei propri sentimenti relativi a un trauma era già completamente guarito, contro il 42% dell’altro gruppo.

I ricercatori ipotizzano che uno dei motivi per cui tenere un diario fa bene alla salute sia il fatto che aiuta a dormire meglio, a prendere sonno e a mantenerlo durante la notte. «È noto che dormire almeno sette ore a notte rafforza il sistema immunitario e rimargina le ferite», ha commentato il team di ricerca, mentre dormire poco abbassa i livelli dell’ormone della crescita, lo stesso che aiuta a ricucire le ferite.

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ALTRI STUDI. Attraverso studi, frutto della sua lunga attività di ricerca, la professoressa Sian Beilok, che insegna Psicologia cognitiva presso l’ Università di Chicago, ha scientificamente dimostrato che scrivere a mano, in particolar modo avere costanza nel tenere un diario dei propri accadimenti di ogni giorno, è un antidoto efficacissimo per combattere lo stress, l’ansia e i disturbi di origine depressiva.

Scrivere è un’attività che utilizza e stimola l’emisfero sinistro del cervello, favorendo i processi che permettono di semplificare i problemi e tenere  “sotto controllo”  dai nostri stessi eccessi irrazionali le difficoltà della vita quotidiana.

Secondo la prof.ssa Beilok era risaputo da tempo che la scrittura fosse una valvola per i problemi di ogni giorno, ma ciò che è importante aver scoperto grazie a questi studi, è che scrivere a mano aumenta nettamente la concentrazione e la memoria.

Ciò che la Beilok , però, si prefiggeva ulteriormente di capire, attraverso i suoi esperimenti, era se la scrittura potesse anche migliorare l’umore di chi scrive.

Ebbene sì, attraverso un test appositamente studiato e venti volontari dotati di carta e penna che si sono prestati ad effettuare una piccola prova, si è dimostrato che “gettare“ i pensieri negativi sul foglio serve a spezzare il flusso dei pensieri carichi di ansia che “ premono“  nella mente, e a migliorare nettamente la situazione emotiva.

Questo perché la scrittura manuale non è un procedimento semplice come sembra in apparenza, ma è in realtà molto complesso perché deve mettere d’accordo diverse aree del cervello e cioè la zona che produce emozioni, quella che è preposta a “codificare e tradurre” quelle emozioni, così che noi stessi possiamo capirle e riconoscerle, ed infine l’ area che fa muovere la mano per poterle scrivere.

Ecco, proprio grazie alla  sinergia tra queste tre aree,  il cervello ha un  silenzioso “dialogo continuo“ che spinge la corteccia prefrontale (cioè dove nascono i nostri pensieri e i nostri ragionamenti) ad “attivarsi”.

CONCLUSIONI. Insomma, tenere un diario e soprattutto scriverlo a mano può essere un’ auto-terapia per “battere al tappeto” ansia, stress e depressione.