Annus Horribilis: cosa mi è piaciuto, Cioccolato, 2

Cioccolata per palato e anima.

Ho ridotto il consumo di caffè, dapprima gradualmente, poi di botto, durante l’annus horribilis, sono passata a quello di cicoria che non è per niente male. Lo faccio con la moca e me lo bevo la mattina, devo dire con gusto. Avendo eliminato ormai da anni tutti i prodotti da forno, trovare qualcosa di sfizioso da mangiare a colazione o come dessert è veramente difficile. Dopo qualche mese, accanto ai benefici per la salute (prima di tutto il migliorato sonno) è emerso un vago senso di insoddisfazione, solo parzialmente placato dallo sgranocchiare mandorle sgusciate.

Si mangia anche con le orecchie.

Visto che si sa che la cioccolata fondente FA BENE, mi sono concessa qualche peccatuccio con questa delizia che, fra tutti i prodotti derivati dalla fava di Theobroma cacao è sempre stata la mia preferita: la fondente, fondentissima e…spessa perché, come ho scoperto tanti anni fa, si mangia ANCHE con le orecchie!

Devo dire che da questo fantastico seme deriva, non solo una delizia per il mio palato, ma anche una specie di panacea, mi ha tirato su il morale in varie occasioni, mi ha persino fatto compagnia!

Marche ce ne sono tante, industriali, artigianali, mescolate con vari ‘inglobati’ (buah, a me piace nera, dura e pura, in genere) e, dopo aver testato tutte le tipologie in commercio e mappato tutti i negozi e supermercati intorno a me, ho scoperto la delizia del Cioccolato di Qualità, ottimo e che non lascia quel retrogusto impastaticcio e non ti fa nemmeno venir subito la voglia di bere (acqua, si intende).

Cioccolato di qualità.

Fra i brand che si trovano lungo tutta la penisola, il mio favorito è 5ifty 8ight (si scrive proprio così), sottotitolo: For diet is too late! creato con attenzione e creatività dal giovane pasticcere René Romen, altoatesino, che dopo studi e pratiche all’estero (Berlino, Londra, ma per una ditta USA, come ama specificare), in ristoranti stellati, buoni alberghi e un sacco di pratica, dal dicembre 2019, solo ventiseienne, ha aperto un suo negozio nella deliziosa Merano (via delle Corse, 47), cornice adattissima a una cioccolateria!

René Romen al lavoro a Merano

René prepara e vende barrette deliziose, da 75 e da 24 grammi (ottime per gli assaggi conoscitivi), blocchi di cioccolata per cucina, per le preparazioni di alto livello.

Dal 2020 prepara anche delle praline, sempre di cioccolato super! E, con la collaborazione di un fornaio locale di qualità, anche biscotti al cioccolato e quattro tipi di gelato, tutti sul tema…

Cioccolata e arte per la limited edition annuale.

René non si limita a preparare dell’ottima cioccolata, 9 gusti per ora, a base di diverse fave di cacao per caratteristiche e provenienza, ma ha collaborato con la giovane grafica Barbara (marchio Peppi’s) nella cura dell’immagine dei suoi prodotti, davvero fresca e accattivante, modernamente elegante. Barbara è sua cugina, il cui padre è un noto vignettista in Alto Adige, Giuseppe Tischler detto Peppi, padre del Baffo, personaggio baffuto e paffutello, per anni star sulla stampa locale.

A questo giovane curioso piace cercare collaborazioni di qualità, soprattutto nel suo territorio, per stimolare i giovani a cooperare fra nuove aziende e con nuovi prodotti.

Dietro una produzione così scelta e accurata non ci sono solo intelligenza e marketing, ma anche amore (e la grafologia sa bene che l’adattabilità e il successo non sono tanto legati alla razionalità, quanto all’equilibrio dell’affettività) e René ha sicuramente un forte lato affettivo-sentimentale, perché ha messo molta dedicazione in ogni suo prodotto. La scelta dei colori, l’omaggio alla vignetta storica dello zio, cui ha dedicato la sua Limited edition d’arte per quest’anno, fondente al 78% (78 in omaggio all’età dello zio), realizzata con il fantastico morbido cacao colombiano (il mio preferito in assoluto, nessuno spunto di acidità), che ogni anno sarà sostituito da opere di altri artisti.

Goduria estrema grazie a fave di cacao di vari Paesi, lavorate artigianalmente.

La goduria è stata estrema, ogni dettaglio di questa splendida cioccolata, in ogni sua declinazione: colombiana al 70%, o al latte 60%; venezuelano 60% fondente con nocciole; panamense fondente al 70% con espresso (chicchi macinati da René, che restano un po’ granulosi) , brasiliano fondente al 75% con incluse bacche di ginepro provenienti dall’Austria (che lui, ovviamente, chiama Tirolo), sono i magnifici cinque gusti della Merano collection.

A questi si aggiungono, per ora, i tre gusti della Alpi collection; colombiano, fondente al 70% con un’ombra di menta; malgascio al latte di capra 50%; peruviano al latte 58% con fragole.