Incontri online di Kabbalah
Fra le attività che personalmente ho apprezzato e mi hanno accompagnata e nutrita negli ultimi mesi vi sono sicuramente le meditazioni guidate da Marco Cestari sulle lettere dell’alfabeto ebraico. Dei molti approcci alla Cabala con i quali sono venuta a contatto, quello di Marco mi corrisponde particolarmente, perché pratico, concreto, legato al corpo e al personale sentire e non meramente mentale, costruito, arzigogolato. Le lettere poi, prese a fondamento della mistica, sono anche alla base dell’umano sentire e, per me, come grafologa, sono anche alla base dell’espressione umana, della sua natura profonda, delle sue potenzialità in divenire, delle sue evoluzioni possibili, così ben espresse attraverso la scrittura.La via della Rosa
Seguendo la traccia già proposta nel suo bel libro La via della rosa, (Tipheret, 2019) di cui ho già avuto modo di scrivere nel mio blog quando uscì e fu presentato nella cornice della colta Libreria Ibis di Bologna (http://consulenzeingrafologia.it/?s=la+via+della+rosa), Marco Cestari ha riproposto una meditazione alla settimana, via Zoom, il lunedì sera, per ventidue sere, tante quante sono le lettere consonantiche dell’alfabeto ebraico, partendo dall’ultima, in ordine alfabetico, per risalire alla prima, la Alef, simbolo del divino, “lettera della pura unità”.
Potenza e magia delle lettere
Apriva l’incontro una presentazione sapientemente densa e comparativa della lettera (con qualità, parti del corpo umano, piante, minerali, aromi, elementi e – ovviamente – valore numerico) e lo chiudeva una breve condivisione dei partecipanti. Per tutta la settimana seguente l’energia della lettera, con tutti i riverberi che aveva suscitato e continuava a suscitare in ognuno di noi, ci avrebbe accompagnato al solo rievocarla, come immagine o come suono.
Del resto è come suoni-strumenti, particelle luminose, che le lettere sono state concepite per operare sui diversi piani della creazione e le sarebbero (secondo il Libro dello Splendore) preesistenti.
Per me è stato particolarmente benefico questo approccio con la magia delle lettere, in risonanza e attraverso le sensazioni corporee, in quanto mi è chiaro che sia il corpo a sentire e percepire per primo e con assoluta affidabilità ciò che accade in noi, anche a livello mistico-spirituale o, se si vuole, psicologico.
Non a caso il sito di Marco si chiama Kabbalahpratica.it e l’intero taglio che vi si propone è a una Cabala più vissuta che teorica.
Potenza della vibrazione
Qualcuno dei partecipanti è stato stimolato anche a uno studio teorico o storico della Cabala, ma si è trattato di una scelta o esigenza personale, la materia si presta, è di per sé ricca e affascinante.
Il lavoro settimanale sulle lettere non lo prevedeva, rimanendo saldamente in relazione con la potenza e il suono (la vibrazione) di ogni lettera e, per ognuno dei partecipanti, alle proprie sensazioni fisiche che non hanno mancato di coinvolgere tutti i cinque sensi…portandoci oltre, chi più, chi meno, chi prima, chi poi.
Percorso dolce, ma profondo
Si è trattato – e si tratta, per chi intenderà ripetere l’esperienza con Marco, – di un cammino dolce, ma profondo, un lavoro più raffinato di quanto possa superficialmente sembrare, in cui – prima di pensare al divino – si parte (o riparte) da sé, in cui la Cabala stessa (che spesso nel linguaggio popolare è sinonimo di ‘complicatezza’) si manifesta con semplicità, restando ancorata alla lettera, non si fa portare dalla (troppa) mente.
Gustosi, ma rari, i riferimenti alle corrispondenze Lettera-Asana yoga, che sicuramente saranno affrontati con più consistenza nei corsi all’aperto che periodicamente Kabbalahpratica propone.
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