Dal Victoria and Albert Museum di Londra, è arrivata in Italia David Bowie Is, la prima retrospettiva dedicata alla straordinaria carriera di uno degli artisti più audaci, influenti e innovativi nel panorama musicale contemporaneo.
David Bowie Is, partita da Londra nel 2013, dopo essere stata a Chicago, San Paolo, Toronto, Parigi, Berlino, Melbourne e Groningen; dal 14 luglio al 13 novembre 2016 al MAMbo di Bologna, unica tappa italiana.
Sopra il testo originale della canzone Fashion del 1980
Nonostante il carattere di ‘appunti’ o brogliaccio, l’impostazione dello scritto è ben organizzato, i margini rispettati, forse solo un po’ invadente lo scritto in alto. Anche le cancellature mostrano un intervento volto a non offuscare la chiarezza dello schema. Le lettere sono chiare, semplificate (non ci sono colpi iniziali e finali), snelle (niente ricci o quasi) e l’andamento fluido, nonostante prevalga il segno Staccata.
Consapevole, serio, molto compreso e concentrato in ciò che fa, David Bowie in questo scritto conserva la freschezza di un ragazzo, in un impianto generale lieve, ma molto solido.
La pressione in questo lavoro sembra forte e nutrita.
La velocità sembra veloce senza fretta.
L’andamento oscillante, con aste spesso dritte e inclinazione più a sinistra che a destra.
La direzione delle linee mantiene l’orizzontalità con lievi variazioni fra concava e convessa.
La creatività è innegabile in questa grafia mossa, ma ordinata, ben condotta e quasi ‘controllata’ pur senza essere piatta. Il ritmo è vivace, le larghezze armoniche; concentrazione e controllo vigilissimi, pur senza rigidità.
Razionale, costante, metodico, ma spinto da fermenti forti e da una forte assertività, David Bowie è persona di buon cuore e sensibilità fine (Curva, disuguale con ritmo), che tuttavia pretende il pubblico riconoscimento.
Chi ha questo tipo di condotta del gesto grafico (Mantiene il rigo) tende a fissare obiettivi a lungo termine, mostra una forte fiducia in se stesso e ha la volontà per raggiungere i propri obiettivi. Ambizione, forte volontà e resistenza permettono di realizzare tutti gli obiettivi.
L’atteggiamento di fondo, pur essendo composto, rimane di tipo comunicativo, creativo, amichevole e ricettivo alle nuove idee o concetti.
Nella firma troviamo invece maiuscole ipertrofiche, gonfie ed esagerate, che vestono, per così dire, di teatralità l’ambizione e la sicurezza dell’artista. Del resto si sa, la firma è il nostro ‘biglietto da visita’ e David Bowie amava presentarsi quasi ‘in costume’, colorato, truccato, composto nella figura ieratica, ma sfacciato nel ‘look’. Lo stesso avviene con la sua grafia e nella divaricazione grafia-firma:
Sopra la firma un po’ dilatata (soprattutto nelle maiuscole) di David Bowie.
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Sulla scena dagli anni ’60 David Bowie ha attraversato 5 decenni di musica rock, reinventando di volta in volta il proprio stile e la propria immagine creando numerosi alter ego (Ziggy Stardust, The White Duke, tra i più noti).
Come attore lo si ricorda in L’uomo che cadde sulla terra (1976), Furyo (1983), Absolute beginners (1986), Basquiat (1996) nel quale interpretò Andy Wharol.
Cinquantadue gli album pubblicati. Tra i più noti: Life on Mars, Space oddity, Starman, Heroes.
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