Il gesto grafico nei percorsi di crescita personale. Alcuni spunti.
Con quest’opera la mia intenzione non è stata di scrivere un manuale, ce ne sono già e alcuni li indico nella bibliografia, bensì suggerire alcuni dei molteplici modi con i quali, attraverso l’osservazione del gesto grafico, è possibile giungere a contattare le profondità più autentiche di sé stessi e trovare la propria spinta creativa al proprio ben-Essere e alla felicità.
La voce umana (Moretti ne tratta diffusamente nel suo ‘Il corpo umano dalla scrittura- Grafologia somatica’), la postura e il modo di muoversi (prossemica), le varie modalità espressive dell’uomo, già descritte dalle diverse scuole psicologiche o spirituali, hanno un corrispettivo e un riscontro nella grafia umana. Così è per la scrittura e per il Gesto grafico (esteso all’esecuzione di disegni e scarabocchi).
Desidero far scaturire nei lettori e nei fruitori della grafologia la curiosità e allo stesso tempo la fiducia nella ricerca del proprio benessere insita in ognuno di noi e che si esprime, talvolta, attraversando fasi dolorose. Le nostre diverse ‘tracce’ (siano esse vocali, grafiche, posturali,) concorrono, infatti, alla rappresentazione di un unico noi stesso.
L’attività grafica è un’attività molto complessa, esclusiva dell’essere umano ed esprime, già partendo da disegni e scarabocchi, sia la natura profonda della persona umana, sia le emozioni più autentiche di ognuno e racchiude di conseguenza in sé ogni possibile nucleo di evoluzione personale.
Si scrive col cervello, ma anche con tutto il corpo e dalla grafia si ricavano importanti informazioni sugli atteggiamenti e le tendenze sia dell’uno sia dell’altro; vi si possono trovare le emozioni e anche il progetto di felicità di ognuno di noi. Questo mi appassiona e credo sia possibile elaborare e sviluppare, partendo da ciò che il gesto grafico esprime, percorsi condivisi di consapevolezza e crescita (o evoluzione) personale.
In accordo con il taglio già olistico della grafologia di Girolamo Moretti, fondatore della scuola italiana di grafologia, e stimolata dall’editore (Aldenia), ho desiderato integrare alcune mie conoscenze precedentemente acquisite (yoga, naturopatia, meditazione) con quelle grafologiche.
Questo libro vuole gettare un ponte fra alcuni dei diversi campi del sapere umanistico volto al benessere della persona e promuovere in modo sia teorico, sia pratico-applicativo, la ricerca e la verifica, da parte del lettore volenteroso, di tecniche potenti o di figure di aiuto utili al proprio processo di trasformazione cosciente e crescita personale. Gli spunti che qui offro sono tratti sia dalla mia positiva esperienza personale, sia da quella delle persone incontrate in decenni di professione e studio. Con loro mi è stato possibile anche verificare la potenza della grafologia come strumento per monitorare i cambiamenti.
Alcuni esempi sono proposti nella seconda parte di questo libro che è arricchito da un glossario dei principali indici della grafologia morettiana.
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