Come si esprimevano nell’intimità i ‘padri della Patria’. Garibaldi (II/IV)

Giuseppe Garibaldi (1807-1882), nato a Nizza, marinaio di umilissime origini e scarsa cultura, fu attratto dalle idee mazziniane alle quali siispirò e per le quali offrì, letteralmente, il suo servizio.

La grafia di Giuseppe Garibaldi ha buona pressione, gesto spavaldo, Calibro medio, Largo di lettere e angoli A e B sulla media, Attaccata, Chiara, Ardita, Mantiene il rigo, Aste rette, Accurata, Pendente, Austera, Solenne (vedi Glossario).

Vediamo già dalla terminologia che entrano in gioco alcuni indici completamente diversi da quelli trovati nella grafia di Mazzini, che era tutta più contenuta, più piccola e meno ‘espansiva’.

Sopra: grafia molto Accurata di Garibaldi.

L’insieme dei segni ci restituisce il Garibaldi che conosciamo; ardimentoso, ambizioso, deciso, coraggioso (un po’ avventato) e generoso, attento, fermo, determinato, efficace e consequenziale (con le premesse) nell’azione. Un vero personaggio da cappa e spada!

Montanelli, nella sua Storia d’Italia, riferisce che era descritto a metà fra un Simon Bolivar e un Buffalo Bill, oppure ‘il più generoso dei pirati che abbia mai incontrato’ (fu a lungo marinaio): tutte definizioni che rendono bene l’idea del personaggio.

Di lui sappiamo che ebbe molti ‘amori’, ma vediamo come poteva essere nell’intimità: certamente assertivo e decisionale; una simile energia non si doma facilmente, tuttavia non doveva essere privo di calore e coinvolgimento anche se di tipo ‘istintuale’ e un po’ autocentrico.

Gribaldi, nella grafia, non ha le Aperture a capo di Mazzini; è più autenticamente indipendente del suo ‘ispiratore’ e più ‘leader’ (alla vecchia maniera). Mazzini è più sulle sue; la grafia di quest’ultimo è quasi esclusivamente Dritta, mentre Garibaldi ‘pende’ umanamente verso il prossimo (Pendente), anche se lo fa in modo consono ai tempi e al ruolo di leader che si è dato.

La donna nella sua vita non è una ‘dama’, ma una popolana, nella migliore delle ipotesi condivide le sue passioni – come Anita (la sua prima moglie), che forse lo fece per ‘conformismo’ – e a lei riconosce uno statuto ‘amicale’ (forse sempre un po’ da subalterna) e un sincero (ma non esclusivo) affetto. Pare che con lei, in Uruguay, Garibaldi provò anche a fare il ‘maritino’, soprattutto dopo la nascita del figlio Menotti, ma decisamente la faccenda non era pane per i suoi denti! Rimasto vedovo di Anita, aveva già portato poi all’altare Giuseppina Raimondi, che pare fosse già incinta di un altro uomo e la delusione per l’ingenuo Garibaldi fu cocente, e la ripudiò per orgoglio (Ardita, Spavalda, Solenne).

Sopra la grafia Ardita di Garibaldi, evidenziati i suoi Ricci; qui la mano si lascia andare, rispetto alle grafie precedenti.

Caratteristica principale della grafia di Garibaldi è quel complesso di indici che definisce il ‘segno’ Ardita (Intozzata I modo, Aste rette, ma soprattutto i tagli delle t lanciati con forza in avanti a tracciare il Riccio dell’arditezza).

Nelle relazioni umane, nella comunicativa, nella voce e nell’incesso Garibaldi doveva essere assertivo, fermo, sicuro di sé, caloroso, con un certo non so che di sfrontato e avventato. Ha anche Spavalda e i due segni vanno a braccetto, ma quest’ultimo è più autocentrico, mentre Ardita è invece più ‘dedicato’ ed altruista. La grafia è anche un po’ Stretta tra parole, per cui il tempo dedicato alla riflessione, prima di buttarsi e ‘agire’, è decisamente poco.

Il taglio delle t così slanciato e appuntito può anche indicare una scarica energetica della libido piuttosto repentina, che può manifesta in improvvise ‘impellenze’ o in eccessiva rapidità di conclusione dell’amplesso (post Sesso e grafia III parte).

Anche le ‘g’ della grafia di Garibaldi non sono saldate alla lettera successiva, ma nell’inclinazione, nel chiaroscuro e nella qualità del tratto vi è molta ‘matericità’; il sincero gusto (forse un po’ narcisistico) di un amplesso corrisposto.

 

Le grafie prodotte per illustrare il post non sono necessariamente quelle utilizzate per la misurazione dei segni della stessa grafia.