Visionaria, moderna, internazionale, tenace, ma rassicurante; ritratto della (prima) ‘Dottoressa’ italiana, davvero olistica.

Grafia di Maria Montessori

Maria Montessori (Chiaravalle, AN- 1870-Noordwijk, Olanda-1952), nota come pedagogista, una delle poche donne laureate in medicina in Italia alla fine del XIX sec., la prima dopo l’unificazione del Paese, assistente alla clinica psichiatrica dell’Università di Roma,creatrice dell’approccio educativo che porta il suo nome e viene applicato con successo (e una diversa convinzione) ancora oggi in almeno 110 paesi del mondo.

Tre volte candidata al Nobel, insignita dalla Francia della prestigiosa Legion d’onore ed altri riconoscimenti internazionali.

A lei in Italia è stata dedicata la banconota da mille lire negli anni precedenti l’entrata in vigore dell’euro e, nel 1970 (centenario della nascita) e nel 2007 (centenario della fondazione della prima Casa dei bambini), due francobolli.

Quando vivevo negli Stati Uniti ero sorpresa di imbattermi così spesso in ‘scuole Montessori’ un po’ su tutto il territorio, specialmente nel Midwest, famoso per i suoi buoni distretti scolastici. In Italia invece ero già stata da tempo avvertita: ‘il metodo Montessori è superato’, mi suggerivano amici e conoscenti per lo più psicologi.

Poco prima che nascesse il mio primo figlio venni a conoscenza del medodo educativo di Glenn Doman, dell’Istituto per lo sviluppo del potenziale umano di Filadelfia e ne restai affascinata, appresi che egli aveva pescato a piene mani negli insegnamenti della Montessori e, rielaborandoli, li aveva integrati al suo metodo per lo sviluppo delle competenze del bambino (link), soprattutto per quanto riguarda la ‘stimolazione’ dei cinque sensi.

Ho messo in pratica quel metodo nell’educazione dei miei figli ed ho ‘utilizzato’ l’approccio Montessori quando ancora non sapevo bene cosa fosse, proprio come Maria ho privilegiato l’aspetto pratico e questo oggi mi fa particolarmente piacere perché mi fa sentire vicina a questa personalità, a questa donna moderna (ancora oggi) e davvero speciale!

Ho fatto quindi un doppio cammino a ritroso: ho scoperto l’italiana Maria Montessori in America e l’ho apprezzata in tutta la sua particolarità, ricca e originale, dalla sua grafia, prima ancora che dalla biografia.

Cercherò di considerare la grafia di Maria Montessori al di là dell’impostazione del modello culturale del suo tempo e andare sempre più al ‘nocciolo’ della sua grafia che presenta, proprio per il tempo e perché donna, una serie di notevoli originalità, pur in un contesto che tiene conto delle convenzioni del tempo, tra cui una certa ‘levigatezza’ grafica, un po’ d’altri tempi. Sono sicura che oggi Maria Montessori risolverebbe diversamente alcune ‘transizioni’. Resta in ogni caso sia originale che moderna, pur senza avventatezze.

(il campione prodotto è esemplificativo, ma ne ho prese in considerazioni svariate e di diverse epoche, qui Maria aveva 71 anni).

Colpisce la predominanza di tratti angolosi rispetto a quelli curvi, fatto culturalmente non consueto per una donna, ma diffuso fra gli scienziati (tanto più che in lei vi è anche un contesto di grafia medio-piccola) e la grande energia espressa dalla pressione che rimarrà inalterata anche dopo gli ottant’anni. Pur essendo molto stabile sul rigo, segno di determinazione, tenuta degli scopi e degli obiettivi, la grafia ha al suo interno una serie di variazioni sottili della grandezza letterale (Disuguale metodico del calibro) che è indice di grande creatività ideativa.

Il fermento ideativo e intuitivo è ben controllato dall’insieme equilibrato (grafia di calibro medio-piccolo; Largo di lettere, tra lettere e tra parole in armonia). Capacità di tenuta dell’intelligenza e della volontà (Mantiene il rigo, insieme ad Aste rette), che tuttavia non rimane ‘fredda’, ma si tinge anche di una certa emotività e sentimento (Pendente, Intozzata II modo lieve, Aperture a capo).

La grafia nell’insieme è piuttosto semplificata, senza nessun eccesso, con pochi fronzoli, eccetto quelli legati all’immagine ‘sociale’ (visibili soprattutto nelle maiuscole), in cui prevale la ricerca della consequenzialità e ‘ordine’ (Attaccata, Aste rette e il solito Mantiene il Rigo).

Buona oratrice (grafia con Attaccata, talvolta Legata), di natura pragmatica e dotata di senso critico, Maria ha sempre presente il problema della comunicazione, oggi così attuale, che nasce prima di tutto da un buon ascolto (Largo tra lettere sopra la media). Abile, carismatica, intensa e insieme consapevole delle enormi possibilità di essere fraintesa, Maria Montessori ha tenuto lezioni, conferenze, carteggi anche internazionali per tutta la sua vita ed ha sempre mostrato sia fermezza che calma nelle sue estrinsecazioni, ma la sua intelligenza acuta (Angoli) e la consapevolezza del proprio valore non le hanno mai consentito di farsi illusioni circa i limiti (altrui) in cui si imbatteva. Il grande spazio fra le righe ci dice quanto intimamente si sentisse  si sentisse isolata.

Non è andata a genio al regime fascista, è stata discriminata, tuttavia il suo senso di missione l’ha sempre portata ‘al di là’, oltre i conflitti, cui non si è dedicata poi più di tanto. Donna di sicura intelligenza, molto pragmatica e determinata, ha sempre seguito la sua ‘missione’ con tenacia, interesse e entusiasmo (Ascendente), elemento quest’ultimo che caldeggiava in ogni relazione educativa in quanto foriero di libertà.

In quanto poi alla sua ‘missione’ – come dicono le biografie e le testimonianze di chi l’ha conosciuta e approfondita (biblio), ha scoperto già in giovanissima età e perseguito per tutta la sua movimentata esistenza (Mantiene il rigo), svelare il ‘segreto dell’infanzia’ e farne il vero ‘cuore’ della sua opera di cui il famoso ‘metodo’ in fondo è solo un dettaglio.

Convinta, convincente (perché dedicata), ma non direttiva (Sinuosa), Maria Montessori guarda al bambino con intelletto d’amore ed ha utilizzato al meglio il ‘mix’ delle qualità espresse dalla sua grafia per dare sostegno e conforto ai più piccoli, ma anche agli allievi insegnanti, ai collaboratori (in questi ultimi due casi la relazione era quasi esclusivamente al femminile) per la presenza degli indici grafologici Aste rette e pressione Intozzata I modo da un lato; Disuguale metodico, Pendente, Aperture a capo, vivacità del Ritmo e Attaccata, con una componente Filiforme.

Pochi sanno che Maria Montesori ha vissuto, in età già avanzata, per sette anni in oriente, fra India, Nepal…….dove ha praticamente trascorso tutto il periodo della Seconda guerra mondiale. Ha conosciuto personalmente Krisnamurti, Gandhi, Tagore ed ha sicuramente ‘nutrito’ di quella spiritualità il proprio essere, operare e sentire e ne ha arricchito il proprio pensiero e le sue opere.

Nel suo testo “Pedagogia scientifica” scrive, fra l’altro: ‘La salute del corpo dipende da quella dello spirito…..la salute è un tutto’.

Maria Montessori ha vissuto, messo in pratica e teorizzato (probabilmente in quest’ordine) quanto di più attuale si possa immaginare oggi in campo comunicativo, formativo e spirituale. Altro che superata! Ha parlato di ‘anima’ e di ‘energia’; ha scoperto il mondo dentro l’anima dei piccoli che possono fare da ‘genitori’ agli adulti; ha insegnato ad ascoltarli a generazioni di genitori e educatori; è stata paragonata a Cristoforo Colombo, che ha svelato un ‘nuovo mondo’.

Per essere vissuta in un’epoca in cui alla donna, ancor più di oggi, era riconosciuto il solo spazio espressivo della famiglia, è stata davvero ‘eroica’, poiché non ha mai avuto una sua famiglia regolare, dopo quella d’origine. Ha avuto infatti un figlio fuori dal matrimonio, Mario, che crescerà per i primi tredici anni lontano da lei e col quale riuscirà a mantenere vivo il filo affettivo (in barba a superificiali possibili negativi pronostici) e che scriverà con amore di lei e della sua opera, traducendone il lavoro nei lunghi viaggi e durante il soggiorno in oriente.

Le grafie prodotte per illustrare il post non sono necessariamente quelle utilizzate per la misurazione dei segni della stessa grafia.

Per saperne di più:

Leonarduzzi A. (1967), Maria Montessori. Il pensiero e l’opera, Paideia Edi- trice, Brescia.

Maccheroni A.M. (1956), Come conobbi Maria Montessori, Editrice Vita dell’Infanzia, Roma.

Montessori M. (1991), Il bambino in famiglia, Garzanti, Milano.

(1989), Il segreto dell’infanzia, Garzanti, Milano.

(1962), L’autoeducazione nelle scuole elementari, Garzanti,

Milano.

(1987), La mente del bambino, Garzanti, Milano.

(1987), La scoperta del bambino, Garzanti, Milano.

www.montessoribs.it/maria-montessori-una- storia-attuale/.

Elena Balsamo: ‘Libertà e amore’, ed Il Leone verde