Marco Cestari

‘La via della Rosa’ /

Meditazione e pratica di Kabbalah nelle lettere dell’Aleph-Beith

Ed. Streetlib, 2017

 

Ecco un libro pieno di forza e di poesia, non un manuale o un testo teorico, ma una raccolta di suggestioni pratiche per meditazioni con la Kabbalah (insieme degli insegnamenti esoterici propri dell’ebraismo rabbinico), incoraggiate anche nell’impaginazione, che vuole favorire l’appoggio della lettura ad alta voce e guida il lettore come uno spartito e offre spunti lasciando aperta la traccia ad un percorso individuale e personale.

Il testo porge suggestioni per tutti i sensi; olfatto con le erbe, gli incensi e le resine che cita.

Il tatto, quando evoca le pietre che occhieggiano discretamente e che ricordano il pettorale del Sommo sacerdote e le 12 tribù di Israele, affacciandosi fra le righe del testo, quasi a supporto, ossatura del percorso di questo libro di Marco Cestari dal suggestivo titolo “La via della Rosa”, nel quale certamente si intravede la preparazione e l’esperienza diretta dell’autore, offrendo immediatamente al lettore interessato la possibilità di un lavoro sul campo.

La vista è stimolata dall’evocazione dei colori dei vegetali e minerali citati e sapientemente guidata attraverso le tavole che riproducono le 22 lettere dell’alfabeto ebraico, chiavi-archetipi del mondo, che lastricano questo creativo alfabeto, riprodotte dall’autore in splendidi colori (di nuovo vista, ma anche udito; il suono del loro nome evoca essenze vibrazionali potenti!) nella loro versione stampatello o capitale.

Leggere “La via della rosa” è un po’ come sfogliare un libro di ricordi, misti a ricette di famiglia (o viceversa) e il sottotitolo esplicita: ‘Meditazione e pratica di Kabbalah nelle lettere dell’Aleph-Beith’. Ed è proprio così, il testo offre spunti di meditazione e di pratica partendo dalle lettere dell’alfabeto ebraico, sapientemente riproposte in un percorso a ritroso, dalla Tav alla Aleph, che è poi la direzione del cammino di riparazione e cambiamento, in cui la parte teorica, la parte meditativa e quella magica, i tre cardini della Kabbalah, sono qui unificati in un unico sforzo pedagogico, e offerte come attivo strumento di trasformazione.

Forma (vista, ma anche tatto),  udito (suono) e valore numerico delle lettere, sono proposti in modo dinamico, legati da un’unica essenza, quella della Rosa appunto (ancora vista e olfatto), simbolo principe di trasformazione.

I piani della creazione (i quattro Mondi: Spirituale, Intellettuale, della Formazione e dell’Azione) sono stimolati contemporaneamente nel lettore che desidera cimentarsi nella propria crescita personale attraverso questo strumento complesso e al tempo stesso reso familiare e quotidiano dal testo, arricchito da un utile glossario finale.

 

SHALOM!