Scrivere a mano come fonte di benessere.

 

Che la scrittura corsiva contribuisca allo sviluppo armonioso del nostro cervello non è una novità. Il rapporto tra lo sviluppo del cervello e l’attività fisica o suonare strumenti musicali è anche ben nota; l’interpretazione musicale di strumenti sveglia in modo naturale più aree del cervello comprese le aree di pensiero, il linguaggio e il deposito temporaneo, la scrittura manuale corsiva è unica e non dobbiamo ignorare le abilità ad essa connesse. La scrittura corsiva aiuta a stabilire importanti vie nervose tra i due emisferi cerebrali. Ciò non avviene invece quando utilizziamo la tastiera o un computer.

L’esercizio fisico regolare porta ossigeno al cervello e all’intero organismo e favorisce lo scorrimento del glucosio e questo, anche con l’età e i processi d’invecchiamento, porta a migliorare le funzioni cerebrali.

La crescente assenza della pratica della scrittura nei bambini moderni provoca in molti casi difficoltà di apprendimento e causa una sorta di ‘disabilità’ al gesto grafico; a volte anche non ricordiamo più come scrivere alcune lettere.

Corsivo ‘contro’ stampa.

La scrittura corsiva richiede più lavoro al cervello della digitazione su testiera. L’atto di scrivere infatti implica e combina tre processi cerebrali.

1) Visuale: coinvolge il senso della vista poiché abbiamo bisogno di vedere quello che stanno scrivendo.

2) Motorio: le abilità necessarie per spostare lo strumento di scrittura o la penna o la matita sulla carta per eseguire le lettere.

3) Cognitivo-percettivo che rende (trasferisce) il flusso di pensiero dalla mente alle parole sul foglio, utilizzando la memoria per modellare la frase prima di scrivere le singole lettere. Il tempo necessario per trascrivere a mano ciò che stiamo pensando ci impone di riflettere su ciò che si vuole trasmettere.

Non accade così con la grafia a stampatello, o con l’esecuzione su tastiera del computer o un computer.

Usa scrittura corsiva apporta più benefici generali che l’esecuzione di lettere a stampa. L’impegno cerebrale, nel primo caso, è molto più elevato e sofisticato che con lo stampatello o le tastiere. I movimenti necessari all’esecuzione del corsivo sono di più complessa esecuzione rispetto alla stampa, la seconda è più stereotipata e riconoscerla visivamente per il cervello è più facile. Le forme di esecuzione, inoltre, sono meno varie e complesse, rispetto scrittura corsiva.

La scrittura corsiva è più veloce (perlomeno per la persona abituata a scrivere), perché le lettere sono collegate tra di loro e consentono una certa scioltezza di esecuzione, agevolano uno stile personale e originale, che rivela lo sviluppo psico-motorio dell’esecutore. A differenza delle persone che fanno uso di stampatello o script che, con le necessarie interruzioni previste da questi caratteri, ‘bloccano’, o perlomeno rallentano il flusso delle idee. Nella lettera a stampa la continuità è interrotta e si deve procedere a scrivere lettera per lettera; questo significa che la persona ha bisogno di eseguire una piccola sosta, come per pensare quello che vuole esprimere, a discapito di fluidità, personalizzazione, creatività.

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Immagine in evidenza: Pixers