Letture nella scrittura.
“Senza la donna non va niente. Questo l’ha dovuto riconoscere perfino Dio”. (E. Duse)

Eleonora Duse, grande attrice drammatica vissuta a cavallo fra ‘800 e ‘900, aveva l’allure, anche scrittoria, dell’outsider.

Eleonora Duse Letture nella scritturaModerna e dinamica, ambiziosa e tenace come alla sua epoca poche donne hanno saputo essere, la Duse ha tuttavia sofferto di uno stereotipo ‘femminile’ che un uomo con pari qualità non sarebbe stato chiamato a patire.
Di grande intelligenza, originalità e grazia insieme, aveva una forte capacità di comprensione e compassione che ha potuto giocare sui palcoscenici incantando, ma che non sempre ha potuto gestire nella vita, proprio perché donna, sublimando e mettendo in scena molte delle proprie intense sfaccettature, ma è stata amante e madre tormentata.

Lei che avrebbe potuto essere, per indole e per temperamento, sposa e madre tenerissima e devota, si è trovata socialmente a vivere conflitti e persino risentimenti e ‘scatti’ improvvisi, inseriti in una natura indomita, si, ma anche basati su una natura fortemente segnata dall’affettività , dalla limpidezza e dal languore.

Si è fatta prendere la mano dal proprio lato impulsivo….come spesso accade a chi non riesce a vivere confortabilmente la propria vera natura e fra i molti panni che ha vestito, non sempre è stata a suo agio nei propri.
Intensa e possessiva, passionale e calorosa, molto generosa ed esigente, ha cercato sempre di superare ostacoli e impedimenti con gagliardia, ma non senza senso di colpa per non essere nel modello o nel ruolo esistenziale a lei più consono, vivendo, nell’affettività – per lei così importante – un po’ come al margine.
Le donne delle mie commedie mi sono talmente entrate nel cuore e nella testa che mentre m’ingegno di farle capire a quelli che m’ascoltano, sono esse che hanno finito per confortare me.
(E. Duse)

La Duse ha certamente sofferto un po’ del suo tempo, essendo donna piuttosto proiettata in avanti e dalle qualità anticipatorie di un femminile sia risoluto e lungimirante, sia caloroso e compassionevole, con un preciso senso del proprio spazio e dignità, che le sono stati riconosciuti sulle scene, ma che non hanno trovato adeguato ‘contenitore’ nella vita affettiva.
Eleonora duse, nei Fiori

Rock Water “Coloro che sono molto rigidi nel proprio modo di vivere. Essi si negano molte gioie e piaceri della vita perché ritengono che questi potrebbero interferire con il loro lavoro. Sono dei severi maestri di loro stessi. Vogliono essere sani, forti, attivi e fanno qualunque cosa ritengano li possa mantenere così. Essi sperano che il loro esempio inciterà gli altri ad adottare le loro stesse idee per poter essere conseguentemente migliori.”

Oak “Per coloro che lottano e si battono con forza per guarire o per svolgere il loro lavoro. Tenteranno una cosa dopo l’altra benché il loro caso possa sembrare privo di speranza. Continueranno a combattere. Sono insoddisfatti di se stessi se una malattia interferisce con i loro doveri o con la possibilità di aiutare gli altri. Sono persone coraggiose che sanno far fronte a grosse difficoltà senza perdere la speranza né diminuire lo sforzo.”

Impatiens “Per coloro che sono veloci nel pensiero e nell’azione e che desiderano che tutto sia fatto senza esitazione né ritardo. Quando sono malati hanno fretta di guarire al più presto. Per loro è molto difficile essere pazienti con le persone lente perché ritengono che ciò sia sbagliato e una perdita di tempo e le sollecitano costantemente. Spesso preferiscono lavorare e pensare da soli, per poter fare le cose seguendo i propri ritmi.”

Willow “Per coloro che hanno sofferto per avversità o sfortuna e le trovano difficili da accettare senza lamentarsi o provare risentimento perché giudicano troppo la vita in funzione del successo che essa arreca. Sentono di non aver meritato una prova tanto grande, la trovano ingiusta e ne sono amareggiati. Spesso arrivano ad interessarsi e ad occuparsi meno attivamente delle cose che prima facevano con piacere.”

Pine “Per coloro che si biasimano. Anche quando hanno successo pensano che avrebbero potuto fare meglio e non sono mai soddisfatti dei propri sforzi né dei risultati ottenuti. Lavorano duramente e soffrono molto degli sbagli che essi si attribuiscono. A volte si prendono persino la responsabilità di errori commessi da altri.”

in collaborazione con: http://www.360gradifioridibach.com/

 

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